Donbass

È il 2014, siamo nel Donbass, il bacino del Donec, in Ucraina orientale. I separatisti hanno causato l’ondata di scontri che ha avuto come risultato la proclamazione dello stato della Nuova Russia. Mentre nei palazzi dei potenti si celebrano pomposi e carnevaleschi matrimoni, nelle strade ucraine succede qualcosa di più sconvolgente. A un posto di blocco, tutti i passeggeri di sesso maschile di un bus affollatissimo di linea, vengono fatti scendere e minacciati dai militari di venire arruolati per direttissima. Ma su quel bus c’è anche un giornalista proveniente dalla Germania, che vuole capire e raccontare quello che sta accadendo. È difficile, però, per lui orientarsi in una situazione così complicata: il Donbass è un inferno quotidiano, dove il popolo è costretto a sottrarsi continuamente a bombardamenti improvvisi e i cittadini vengono vessati o raggirati dal corpo militare. Una realtà, quella raccontata nei 13 episodi del film, da cui sgorga l’immagine di un paese socialmente distrutto, dove nessuno si fida dell’altro e la propaganda assomiglia alla verità.


